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QRZ: IU1QED
QTH: La Spezia – (Italy)
La mia stazione è operante sulle HF (80-40-20-17-15 mt) e sui principali ponti VHF collegabili dalla mia area di competenza.
Utilizzo un apparato tribanda HF-VHF ICOM IC-706 collegato a una antenna verticale Pro.Sis.Tel. multibanda trappolata (HF), un dipolo multibanda (HF) e a una Moxon (VHF).
Ho inoltre un ricevitore SDRplay RSP1A a copertura continua fino a 2 Ghz e larghezza di banda di 10 Mhz per sperimentare lo sviluppo di applicazioni in Python e con l'ambiente GnuRadio.
Un aspetto molto importante dell'operatività di una stazione ricetrasmittente è la propagazione delle onde radio. Essa dipende molto dalla tipologia dell'antenna utilizzata ma anche dal mezzo trasmissivo, a volte in maniera derminante.
I fenomeni di Space Weather, soprattutto quelli più intensi, modificano la ionosfera terrestre
sia a livello macroscopico, in termini di densità, sia a livello microscopico, alterando lo stato quantistico di atomi e
molecole che la compongono. Dal momento che la propagazione delle onde radio dipende fortemente dal mezzo trasmissivo,
le disomogeneità spaziali e temporali della ionosfera hanno pertanto un enorme impatto sulle comunicazioni tra satelliti
e terra (dette transionosferiche) ed in generale su quelle per linea diretta (line of sight, in inglese), come ad esempio
quelle “terra-bordo-terra” per gli aeromobili.
In tali casi, inoltre, viene degradata seriamente o addirittura annullata
la cosiddetta propagazione ionosferica (skywaves), ovvero il meccanismo con cui si sfruttano le possibilità di riflessione
elettromagnetica da parte della ionosfera per le comunicazioni via radio tra punti posti sulla superficie
terrestre a grandi distanze.
Considerando le onde corte o HF (High Frequency, con frequenza tra 3 e 30 MHz), utilizzate in un vasto numero di applicazioni di telecomunicazioni per scopi istituzionali,
commerciali e amatoriali, le tempeste solari condizionano le proprietà ionosferiche limitando o annullando di fatto la propagazione delle skywaves.
Per un approfondimento delle previsioni sull'attività solare vi invito a visitare il sito dell'Aeronautica Militare e
del NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), che potete trovare nei link della sezione Space Whather.